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Tuesday, October 22, 2013

Alexandru Ciutureanu - Il ricercatore di luce della scultura astratto-avanguardista

                                     Per Alexandru Ciutureanu la scultura non ha rappresentato solo un'occupazione professionale,
Abbordata inizialmente come un impegno dilettantistico la sua passione è evoluta con il tempo diventando il linguaggio più eloquente attraverso il quale l'artista ha cominciato a comunicare alle persone il riflesso dello spirito e della visione personale sull'umanità, fondendosi nell'espressione assoluta del destino: tramite la scultura il Maestro ci ricorda e ci determina ad accorgerci della dote ereditata dai nostri antenati nella quale si riflettono ugualmente l'anima del popolo e tutta la spiritualità degli avi.
Il critico di arte Luiza Barcan ha scoperto e messo in evidenza “la felice congiunzione tra i metodi di lavoro di un scultore tradizionale e la visione di un artista moderno, padrone su un mondo di forme che emozionano attraverso la ricchezza ed la sua raffinatezza”.
Proprio attraverso questa congiunzione si delinea l'impronta personale fondamentale che distingue l'arte di Alexandru Ciutureanu da quella degli altri artisti. Scolpite con strumenti antichi ancora in uso ai nostri tempi, i capolavori di Ciutureanu tendenti al moderno si presentano al pubblico avvolti in magia e mistero invogliandolo a scoprirne il segreto, a penetrarne il senso, a trovare il loro significato, a capirli e capirsi.
Le mani dell'artista hanno colpito con vigorosa precisione fusa con uguale dolcezza sia la pietra dura che il legno risuonante, in modo tale che ogni colpo del suo scalpello lascia intravedersi la sensibilità e la raffinatezza della sua anima che vibrava dolcemente come una carezza sulla guancia della materia ferita. Dalla sofferenza di questa l'artista ha liberato e portato alla luce l'essenza della materia, realizzando così lavori particolari che hanno incantato e continueranno ad incantare gli ammiratori, rivolgendo a questi l'invito perpetuo a scoprire nuovi significati alle sue creazioni, a scoprirsi, a riconoscersi, a ritrovarsi.
Attraverso le sue opere risultate da un incontestabile miscuglio di modernismo e stravecchio ed attraverso il messaggio che è riuscito a comunicare, Alexandru Ciutureanu rimane un artista singolare come stile e metodo di lavoro, come visione artistica e spirituale.
Nato nel 1951 nel comune di Bîrca (oggi Bârca), prov. Dolj, Alexandru ha seguito il suo richiamo verso l'arte e ha compiuto il suo destino perfezionando i suoi studi in 1982 quando ha completato i corsi dell'Istituto di Arti Plastiche “Nicolae Grigorescu” di Bucarest.
Tramite la sua serietà e tenacia armoniosamente intrecciate con la sua particolare maestria Ciutureanu ha conquistato una fama diventando membro dell'Unione degli Artisti Plastici di Romania.
Ha partecipato a numerose mostre e simposi di arte, sia nel Paese che oltre i confini di questo:

1983 – Simposio nazionale di scultura, Piatra Neamt, Romania

1984 – Simposio nazionale di scultura, Magura Buzau, Romania

1987 – Simposio nazionale di scultura, Covasna, Romania

1990 – Simposio internazionale di scultura, Kaisersteinbruck, Austria

1992 – Simposio “Helias Hugel”, Vienna, Austria

1993 – Simposio “Frederich Opferuh”, Vienna, Austria

1994 – Simposio “Kaisersternbrucker Kirche, Sonnenuhr-Pfeiler”, Kaisersteinbruch, Austria

1995 – Simposio “Margaretha Rofinim”, Vienna, Austria

1996 – Simposio nationale di scultura, Galati, Romania

1997 – Simposio Wilhelm Amelin, Vienna, Austria

2002 – Simposio nazionale di scultura “Brancusiana, Targu-Jiu, Romania

2004 – Mostra dalla Galleria Metropolitana di Tokyo, Giappone

2005 – Simposio internazionale di Beratzhausen, Germania

2005 – Simposio nazionale di scultura, Bistrita, Romania

2011 – Simposio nazionale di scultura, Focsani, Romania

2012 – Simposio nazionale di scultura, Ramnicu Valcea, Romania

Le sue opere, elaborate con prevalenza in legno ma anche in pietra ed in bronzo si trovano oggi non solo nella collezione della famiglia. Molte di queste, molto apprezzate, occupano posto di onore nelle collezioni privati dei conoscitori di arte , degli amanti di bellezza dalla Romania, Italia, Austria, Germania, Giappone, Ungheria, Canada.
Le altre possono ancora essere ammirate liberamente nei musei come anche nelle piazze di alcune città del Paese, da dove vegliano su loro parlando a tutti coloro che le notano, curiosi e pazienti malgrado la frenesia quotidiana, dell'asprezza e delicatezza delle mani e della profondità dello spirito, della visione astratto – avanguardista di colui che le ha concepite.
Oltre il messaggio visivo che le opere di Ciutureanu riescono a trasmettere, queste stimolano sottilmente gli ammiratori alla meditazione similmente ai capolavori del grande Brancusi. Tra queste ricorderei “ Cautatorul de lumina” (“Il ricercatore di luce” n.d.tr.) nella zona della Stazione ferroviaria Gara de Nord, Bucarest e l'opera elaborata sul tema dell'Unione, piazzata in uno dei sensi giratori di Focsani, la più
apprezzata tra le tre realizzate da altre tanti artisti come anche quelle che sono state elaborate e presentate nei parchi di scultura da Poiana cu schit, Iasi (“Lacas”- “Santuario” n.d.tr.), da Magura, Valcea (“Solara” - “Solare”n.d.tr), da Covasna, (“Somnul sferelor” - “Il sonno delle sfere”n.d.tr.) ed altre.
Alexandru Ciutureanu ha praticato un arte che li ha permesso e permette anche all'ammiratore che si liberi la mente degli stampi e concetti standardizzati e così liberato che si lasci scivolare in un processo di meditazione sorto a penetrare l'essenza della Vita, dell'Universo, della Semplicità e della Luce, del Naturale e del Divino.
Nel suo laboratorio di Bucarest, in via Calusei, 59, possono essere visti i tradizionali attrezzi con i quali il Maestro ha realizzato tutte le sue opere, nonché le prime scarpe che suo figlio Mihai ha avuto in dono dal suo padre e dalle sue mani lavorate.
Paradossalmente, il silenzio profondo che regna ora nella stanza ricorda che, solo alcuni mesi fa, quel luogo era un continuo tintinnare di martello sullo scalpello che le mani dell'artista eseguivano con una sorta di sacralità ritmica quasi tutti i giorni donando luce e contorni alle forme imprigionate nella materia grezza.
Troppo presto Alexandru Ciutureanu se n'è andato da noi. Si è staccato sorprendentemente troppo presto dal suo destino terrestro.
Il 19 marzo 2013 la Cultura Romena ha perso un altro figlio.
Lascia a questa sua madre adottiva tutti i suoi attrezzi, cari compagni di viaggio attraverso l'intera sua esistenza ed i lavori da lui realizzati, nei quali si era trasferito i pensieri, il sentire, l'intero suo vivere.
Muoviamoci lentamente nella memoria costui, con cura per non disturbare non solo Il sonno delle sue sfere ma nemmeno quello del loro profondo creatore.
Probabilmente questo mondo nostro e diventato troppo stretto e troppo impuro che le persone di talento, sensibili e pure come lui possano restare ancora in esso. Piano, piano, uno alla volta, questi reali talenti si trasferiscono riunendosi nei cieli, in quei regni di cui, tutti sapiamo, si dice che rappresenterebbero il mondo dei giusti.
Ci rimangono le loro opere per testimoniare sempre ed a chiunque che sono esistiti tra noi,che hanno creato pensando a noi, per darci gioia e rasserenare la nostra esistenza e per aprirci gli occhi della mente e delle anime verso i valori veramente importanti, fondamentali nella vita di ognuno in parte e di tutti insieme.


Materiale redatto e curato da Elena Banut

Traduttrice-Interprete Freelance di romeno-italiano-romeno
Professionista di cui alla legge n. 4 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013
 
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